Giugno 21, 2022

Ipoacusia bilaterale: quando la perdita è doppia

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L’ ipoacusia bilaterale indica la riduzione della capacità uditiva che interessa entrambe le orecchie. Quando la perdita è uguale sia a destra che a sinistra si parla di ipoacusia simmetrica, se la perdita è maggiore in un orecchio rispetto all’altro allora parleremo di ipoacusia asimmetrica

 

Come viene diagnosticata l’ipoacusia bilaterale?

 

Vi sono molte ragioni per cui si inizia ad avere di una perdita dell’udito: l’avanzare dell’età, l’esposizione prolungata a rumori forti, cause genetiche ed ereditarie, assunzione di determinati medicinali ma anche l’ostruzione del canale uditivo. La diagnosi dell’ipoacusia viene eseguita da specialisti dell’udito attraverso alcuni esami diagnostici, tra cui soprattutto: 

 

  1. esame audiometrico tonale: volto a misurare la reazione del paziente ai suoni di diversa tonalità e intensità. Il tecnico invia un fischio (tono puro) al paziente tramite delle cuffie, e quando questo viene sentito viene chiesto al paziente di alzare la mano; 
  2. esame vocale: serve per valutare il livello di comprensione del parlato. Al paziente viene chiesto di ripetere le parole trasmesse in cuffia che riesce a percepire e il tecnico riporterà i risultati in un grafico che prende il nome di audiogramma vocale; 
  3. esame impedenzometrico: volto a valutare l’elasticità del timpano e della catena di ossicini responsabili della funzione dell’udito. Serve per capire se ci sono malfunzionamenti a livello dell’orecchio medio. L’esame viene svolto inserendo un cono all’interno dell’orecchio che emette una pressione controllata per mettere in movimento il timpano. L’esame non è né invasivo né doloroso. 

 

A seconda del tipo di ipoacusia bilaterale diagnosticata, si procederà poi con il trattamento più adeguato che può consistere in un intervento chirurgico, nell’utilizzo di apparecchi acustici, o in entrambe le soluzioni. 

 

Le tre tipologie di ipoacusia bilaterale

 

A seconda delle cause, l’ipoacusia bilaterale viene ulteriormente classificata in tre distinte tipologie che prevederanno modalità di trattamento diverse e specifiche. 

 

1.Ipoacusia conduttiva 

 

L’ipoacusia conduttiva, chiamata anche trasmissiva, è una forma molto comune di ipoacusia dovuta all’ostruzione del canale uditivo. Le cause riguardano principalmente un eccesso di cerume nell’orecchio esterno, l’otite, perforazioni del timpano a causa di rumori eccessivi e la presenza di corpi estranei nel condotto uditivo. In questi casi si può intervenire con un trattamento medico, con la chirurgia o con dispositivi acustici a conduzione ossea. 

 

2. Ipoacusia neurosensoriale 

 

Lipoacusia neurosensoriale è quella che si verifica invece quando le cellule ciliate, responsabili di captare i suoni e di trasmetterli al cervello sotto forma di impulsi nervosi, vengono danneggiate. La causa principale è l’invecchiamento delle cellule, infatti si parla anche di presbiacusia. A seconda dell’entità e della localizzazione del problema è possibile trattare l’ipoacusia neurosensoriale facendo ricorso a diverse tipologie di apparecchi acustici o ad un impianto cocleare per ristabilire le funzioni dell’orecchio interno. 

 

3. Ipoacusia mista

 

È un tipo di ipoacusia che combina cause e sintomi dell’ipoacusia conduttiva e dell’ipoacusia neurosensoriale. Anche i trattamenti possono prevedere una combinazione di un’operazione chirurgica, associata all’uso degli apparecchi acustici.

In tutti i casi, è sempre necessaria un’attenta analisi da parte dello specialista per poter comprendere quale trattamento è più opportuno. 

 

Che differenza c’è tra ipoacusia e sordità? 

 

Anche se vengono usati spesso come sinonimi, ipoacusia e sordità non sono esattamente la stessa cosa, anche se le due definizioni sfumano spesso una dentro l’altra. La differenza sostanziale tra le due è che l’ipoacusia riguarda una perdita parziale dell’udito mentre la sordità indica la perdita totale (tecnicamente chiamata cofosi quando colpisce entrambe le orecchie). Inoltre, la perdita uditiva si divide in più gradi in base alla sua gravità: lieve, moderata, grave e profonda. 

 

Alcuni considerano i primi due livelli di perdita dell’udito come ipoacusia e solo gli ultimi due come sordità. Altri invece classificano tutti i gradi già come sordità. Al netto delle definizioni, è importante prevenire qualsiasi tipo di perdita uditiva con visite di controllo periodiche, soprattutto se si svolgono lavori usuranti per l’udito.

 

Se sospetti una perdita uditiva non rimandare oltre! Fare un controllo dell’udito non costa nulla, non è invasivo, né doloroso. Ma è assolutamente indispensabile per valutare l’esistenza e l’entità della perdita. Nei centri Acustica Trentina effettuiamo esami dell’udito gratuiti con tecnologie moderne e dottori audioprotesisti qualificati e costantemente aggiornati. Con noi hai la possibilità inoltre di provare gratuitamente e a casa tua gli apparecchi prima di scegliere quello più adatto alle tue esigenze di ascolto.

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