Febbraio 12, 2020

Test dell’udito: in cosa consiste e chi lo fa

News

Il test dell’udito è il primo ed importante passo per riconoscere una perdita della capacità uditiva. L’ipoacusia, nella maggior parte dei casi, si manifesta in modo graduale, e chi ne è colpito fatica a sviluppare una seria consapevolezza del proprio disturbo. 

Fare un test dell’udito è dunque indispensabile per verificare l’entità del danno e intraprendere un trattamento il prima possibile. Ma in cosa consiste esattamente un test dell’udito? 

 

Il test dell’udito di Acustica Trentina 

 

Ad Acustica Trentina, nel corso degli anni, abbiamo perfezionato un test dell’udito personalizzato e completo in grado di fotografare con precisione lo stato di salute del tuo udito. 

 

1. Colloquio verbale 

 

Le prime informazioni sulla qualità uditiva del paziente vengono raccolte attraverso un colloquio verbale, anche in presenza di un eventuale accompagnatore, per avere una prima conoscenza di quelle che sono le problematiche percepite dal paziente stesso e da chi gli sta attorno. 

 

2. Esame audiometrico via aerea

 

Dopo un primo colloquio, il nostro audiometrista procede ad effettuare l’esame audiometrico. Tramite le cuffie poste sulle orecchie del paziente, l’audiometrista invia dei suoni puri in frequenze che vanno dai 125 agli 8000 Hz, prima ad un orecchio e poi all’altro. Il paziente, per alzata di mano, dovrà comunicare quando riesce a percepire il minimo suono. Questo esame permette di rilevare la soglia minima di udibilità

Con le stesse modalità viene svolto anche l’esame audiometrico per rilevare la soglia massima di udibilità, detta anche soglia di fastidio, ovvero l’intensità massima che il nostro orecchio è capace di udire senza sentire dolore. 

Questi due esami audiometrici permettono così di tracciare il “campo dinamico di udibilità” del paziente, ossia tutta la gamma di frequenze da lui percepibili. 

Generalmente, il campo di udibilità ha un’estensione simile in tutti i soggetti, nel caso di patologie o semplicemente con il progredire dell’età il campo si riduce in modo variabile da soggetto a soggetto. Con questi esami è possibile verificare l’entità di tale riduzione. 

Il test dell’udito prosegue poi con un esame vocale, che si svolge sempre tramite cuffie. Il paziente ascolta elenchi di 10 parole pronunciate a diverso volume e le riproduce all’audiometrista che riporterà i risultati del test in un grafico, chiamato audiogramma vocale. L’interpretazione del grafico evidenzierà tre possibili livelli di identificazione delle parole: 

 

  • soglia di percezione (sento, ma non capisco) 
  • soglia di detezione (capisco la metà di ciò che sento) 
  • soglia di intellezione (capisco al 100% ciò che sento)

 

3. Esame audiometrico via ossea

 

Se l’esame audiometrico evidenzia la presenza di un deficit uditivo bisogna  individuarne la causa e formulare il trattamento più adatto al paziente. Il test dell’udito viene così completato da un esame audiometrico per via ossea che permette di individuare la localizzazione del danno e di conseguenza la tipologia di ipoacusia

L’esame si svolge attraverso un archetto posizionato sulla mastoide, ovvero la sporgenza ossea dietro l’orecchio. Il dispositivo diffonde il suono attraverso l’osso direttamente all’orecchio interno, bypassando l’orecchio esterno e medio. In questo modo è possibile stabilire se il problema è riconducibile al sistema di trasmissione del suono o al sistema sensoriale, o a entrambe. 

Infine, in base al tipo di diagnosi e alla tipologia di ipoacusia individuata, un nostro audioprotesista saprà indicarti il trattamento più adeguato alle tue esigenze. 

 

Se pensi di avere un problema all’udito prenota ora un test dell’udito con Acustica Trentina. 

X
-->