Maggio 15, 2020

Ipoacusie neurosensoriali, cosa sono?

News Tuo Udito

Con ipoacusie neurosensoriali si fa riferimento a una patologia a carico dell’udito che interessa sia il sistema sensoriale che quello neuronale. In termini più semplici si tratta di una tipologia di sordità causata da problemi all’orecchio interno o al nervo acustico responsabile della trasmissione del suono al cervello. Ma quali sono le cause di tale disturbo? In che misura è possibile prevenire o trattare il problema? Scopriamolo in questo articolo. 

 

Quali sono le cause delle ipoacusie neurosensoriali? 

 

L’ipoacusia è una delle patologie più diffuse nella popolazione, già al momento della nascita. Le statistiche ci dicono che 1 neonato su 1000 presenta un’ipoacusia neurosensoriale congenita e che nel 60% dei casi in cui si riscontra questa patologia la causa è attribuibile a fattori genetici. 

 

In passato la sordità neurosensoriale era considerata un “disturbo neurale” cioè causato prevalentemente da un malfunzionamento del nervo uditivo. Studi più recenti hanno evidenziato che in molti casi il problema nasce nell’orecchio interno più che nel nervo acustico. Tuttavia, ancora oggi si preferisce parlare di ipoacusia neurosensoriale perché è corretto considerare l’orecchio interno e la coclea come un unico sistema.  

 

Al netto dei casi congeniti, le ipoacusie neurosensoriali si manifestano con più frequenza con l’invecchiamento. Questo perchè con il passare del tempo le cellule ciliate, ovvero i recettori sensoriali dell’orecchio interno, si danneggiano e perdono gradualmente la capacità di trasmettere correttamente i suoni. 

 

A causare il danneggiamento di queste cellule concorrono essenzialmente tre tipologie di fattori

  • l’insorgenza di condizioni patologiche, come il morbillo, la meningite, la sclerosi multipla o problemi vascolari
  • l’esposizione ad alcuni agenti ambientali dannosi, come l’eccessivo rumore a cui si è esposti in maniera prolungata negli ambienti di lavoro
  • eventi traumatici come ad esempio un trauma cranico.

 

Come prevenire e trattare questo disturbo? 

 

La prevenzione, come sempre è il migliore alleato per evitare l’insorgere di qualsiasi tipo di ipoacusia, o quanto meno ridurre il rischio. I soggetti maggiormente colpiti sono tutte quelle persone che durante la loro vita lavorativa sono stati esposti in modo prolungato ad ambienti fortemente rumorosi. 

 

Per questo è fondamentale munirsi sempre dei dispositivi di protezione individuali (DPI) per l’udito, come cuffie, inserti auricolari, e caschi (che oltre a proteggere l’udito sono essenziali per prevenire eventi traumatici). A prescindere dalla condizione lavorativa e dall’età, per prevenire l’ipoacusia è opportuno evitare di esporsi a rumori troppo forti, e nel caso si utilizzino gli auricolari il volume va tenuto sempre a livelli moderati. 

 

Se stai sperimentando in prima persona un abbassamento dell’udito o sospetti che un tuo caro possa soffrirne, ti consigliamo di non sottovalutare il problema e di effettuare il prima possibile un controllo dell’udito. Sottoporsi con tempestività ad uno screening audiometrico permette infatti di elaborare una diagnosi precoce e di facilitare l’eventuale riabilitazione audiologica. 

 

A seconda dell’entità e della localizzazione del problema è possibile trattare l’ipoacusia neurosensoriale facendo ricorso a diverse tipologie di apparecchi acustici o ad un impianto cocleare per ristabilire le funzioni dell’orecchio interno. 

 

 

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