Ottobre 29, 2021

Prevenzione udito: prima si inizia meglio è!

News

La prevenzione dell’udito è un aspetto fondamentale della salute, soprattutto se si guarda ai dati dell’invecchiamento nel nostro paese, e in generale dei paesi occidentali. L’aspettativa di vita continua a crescere a ritmo sostenuto e questo richiederà nei prossimi anni, ma anche nel presente, una maggiore attenzione e più risorse da investire nella prevenzione di tutte quelle patologie legate alla terza età, tra cui la presbiacusia (cioè la riduzione della capacità uditiva legata all’invecchiamento fisiologico del sistema uditivo). 

 

La popolazione invecchia e aumentano i problemi di udito 

 

Per comprendere l’ampiezza e la complessità del fenomeno ci affidiamo ai dati e alle statistiche. Secondo l’ultimo censimento ISTAT, in Italia ci sono 5 anziani per ogni bambino, un numero più che quintuplicato rispetto ai primi anni ‘50 e l’età media della popolazione è passata dai 32 anni del 1951 a circa 45 nel 2019. In valore assoluto, in Italia le persone che hanno oltre 65 anni sono 13,78 milioni e tra queste oltre la metà ne ha più di 75.

 

Al fianco di questi numeri, che danno la dimensione del veloce e progressivo invecchiamento della popolazione italiana, riportiamo quelli sui problemi di udito. Ad oggi si stima che il 12% degli italiani (circa 7 milioni) soffra di problemi di udito. Il 25% di questi ha tra i 61 e gli 80 anni, e circa il 50% ha più di 80 anni. Tuttavia, l’incremento maggiore si riscontra, oltre che nella classe degli ultraottantenni, nella classe d’età intermedia (dai 46 ai 60 anni) che risulta essere quella più esposta ai rischi di tipo ambientale, cioè legati all’esposizione ai rumori in ambiente di vita e di lavoro. Si tratta inoltre di una quota che appare più elevata tra gli uomini: 13,4% contro il 10,4% delle donne. 

 

Poiché la durata della vita continua ad aumentare, aumenterà nel tempo anche la proporzione di persone che soffre di un deficit uditivo. Secondo l’OMS nel 2050, 700 milioni di persone nel mondo vivranno con una perdita uditiva gravemente limitativa. Considerando il significativo tasso d’invecchiamento della popolazione italiana, si può prevedere per il 2050 un numero di persone con calo uditivo auto-diagnosticato compreso tra i 10 e gli 11 milioni. Ecco allora che agire prima e lavorare sulla prevenzione diventa la via principale per ridurre il rischio l’incidenza dei problemi di udito nella popolazione anziana.

 

La prevenzione dell’udito va fatta a ogni età

 

Il deficit uditivo è legato a diversi fattori, quello più rilevante in termini statistici rimane senz’altro l’invecchiamento, ma anche quelli ambientali iniziano ad avere sempre più peso. 

Parliamo nello specifico dei lavoratori che nel corso della loro vita vengono esposti in modo prolungato a rumori forti in contesti di lavoro, in grado di provocare un trauma acustico

 

In questa categoria rientrano soprattutto i lavoratori edili e più in generale artigiani e operai nel settore costruzioni e altre figure dello stesso comparto che svolgono lavorazioni rumorose con pietra e mattoni. Per un approfondimento sul tema leggi anche: “Ipoacusia da rumore professionale: i mestieri a rischio”.

 

La prevenzione in questi casi passa soprattutto dall’adozione di misure di protezione, previste per altro dalla legge, primo fra tutti l’utilizzo dei Dispositivi Individuali di Protezione (DPI) e un’adeguata formazione sul loro utilizzo. 

 

Anche lo stile di vita influisce sulla salute del sistema uditivo. Condurre uno stile di vita salutare, facendo attività fisica, riducendo o eliminando il consumo di alcool, tabacco, zuccheri, caffeina sono tutti accorgimenti che contribuiscono a prevenire il rischio di ipoacusia. Soprattutto per i giovani, un’altra scorretta abitudine che andrebbe limitata è quella di ascoltare la musica ad alto volume con gli auricolari per molto tempo. 

 

Infine, una buona prassi è quella di sottoporsi regolarmente ad un controllo dell’udito perché prima viene identificato un danno dell’udito, più si riduce il rischio che il disturbo degeneri e più efficace sarà la riabilitazione. Sullo stesso tema leggi anche i nostri 4 consigli per prevenire l’ipoacusia

 

Monitorare lo stato di salute del proprio udito è importante ad ogni età, perché la prevenzione è il primo passo per allontanare il rischio di ipoacusia.

 

Prenota ora il tuo test dell’udito gratuito nella filiale di Acustica Trentina a te più vicina! 

X
-->