
Giugno 10, 2020
Problemi di udito: come cambia la vita con l’ipoacusia
I problemi di udito comprendono diverse tipologie di disturbi uditivi, da quelli più lievi e transitori a quelli più gravi e permanenti. A soffrire di ipoacusia, a vari livelli, è perlopiù la popolazione anziana. Ne soffre circa un terzo degli over 60 e circa il 50% degli ultra ottantacinquenni.
Più ridotte (l’1,3 per mille) sono le percentuali di chi soffre di una sordità grave, cioè quei casi in cui non si riesce a sentire il parlato durante una normale conversazione.
Avere problemi di udito, inevitabilmente, comporta un deterioramento di alcune capacità (fisiche, sociali e psicologiche) che compromettono la qualità della vita.
Problemi di udito e declino cognitivo
L’udito rappresenta una delle funzioni fondamentali del nostro organismo, la cui perdita o danneggiamento porta con sé conseguenze anche sul piano cognitivo dell’individuo.
È stato dimostrato ad esempio che l’ipoacusia, nelle sue forme più acute, può aumentare da 3 a 5 volte il rischio di sviluppare deficit cognitivi o peggiorare un problema neurodegenerativo già presente nella persona anziana, come ad esempio l’Alzheimer.
Questo perché la corteccia uditiva, cioè la parte del nostro cervello deputata a elaborare gli input sonori che giungono dall’orecchio, svolge una funzione importantissima per l’apprendimento e lo svolgimento delle funzioni cognitive.
Quando la corteccia è danneggiata, dunque, non è solo l’udito a risentirne ma anche quelle capacità intellettive che permettono all’individuo di decodificare correttamente la realtà esterna. Pensiamo ad esempio al ruolo dei rumori e dei suoni nella capacità di orientamento spaziale, nella memoria, nella percezione di una situazione pericolosa o nella comprensione del linguaggio.
Difficoltà nelle relazioni sociali e isolamento
Tra le conseguenze dei problemi di udito vi è anche l’impoverimento delle relazioni sociali.
Dall’udito dipendono infatti molti aspetti della vita quotidiana che riguardano le interazioni interpersonali: incontri, conversazioni di presenza o per telefono, richiesta di informazioni, situazioni sociali di svago e così via.
Chi soffre di problemi di udito, gradualmente è portato a tagliare fuori dalla sua vita tutti quei contesti che richiedono un’interazione sociale, perché si avverte un certo disagio nel sostenere una conversazione. Chi ha difficoltà a sentire deve spesso chiedere al suo interlocutore di ripetere ciò che ha detto. Questa circostanza porta a sentirsi esclusi o a provare un grande senso di frustrazione.
Ma la difficoltà risiede anche nel non riuscire a riconoscere a pieno gli stati emotivi dell’interlocutore, perché non si colgono le inflessioni della voce o i giochi di parole.
L’ipoacusia, soprattutto nelle sue forme più gravi, favorisce dunque l’isolamento sociale con effetti negativi sullo stato psicologico della persona e sulla sua qualità di vita.
Ricadute psicologiche: ansia e depressione
Non riuscire a sentire la musica, non riuscire ad ascoltare i suoni della natura e non cogliere il significato di una conversazione è una condizione che, oltre a impoverire le relazioni sociali e cognitive, ha anche ricadute psicologiche rilevanti.
Non è rara infatti la correlazione tra disturbi dell’udito e l’insorgere della depressione, sia essa moderata, severa o lieve. L’ipoacusia può essere causa anche di ansia, tristezza, insicurezza e paura.
Un’altra conseguenza dei disturbi uditivi sul piano psicologico è l’irascibilità. Spesso chi soffre di ipoacusia tende a rifiutare o negare la presenza stessa della patologia.
Questo aspetto è legato alla progressività della perdita funzionale, che avviene in modo lento e graduale, tanto che il soggetto fatica a prendere coscienza della sua condizione, imputando il suo disturbo a cause esterne. “C’è troppo rumore”, “stai bisbigliando”, “il volume è troppo basso”, “ce l’avete con me”. Sono tutte frasi tipiche di chi vive questa condizione con sospetto e nervosismo.
Chi ha questo tipo di reazioni nei confronti della perdita di udito malvolentieri accetta di sottoporsi a una visita audiologica.
Ma solo con un’attenta valutazione e diagnosi della problematica è possibile individuare la causa e trovare la soluzione uditiva più adeguata, evitando che la condizione degeneri.
L’utilizzo di apparecchi acustici migliora sensibilmente la qualità della vita sociale, migliora il benessere fisico e psicologico.
Se sei un soggetto a rischio o hai il sospetto di avere una perdita uditiva, non sottovalutare il problema: prenota un controllo dell’udito con Acustica Trentina.