Maggio 6, 2020

Apparecchi per l’udito: tutte le tipologie

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Oggi sul mercato esistono varie tipologie di apparecchi per l’udito che si differenziano per forma, design e funzionalità, a seconda del tipo di ipoacusia che devono trattare. L’ampia scelta di prodotti permette a chi ha problemi di udito di trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Vediamo allora di capire quanti e quali tipi di apparecchi per l’udito esistono. 

 

Come sono fatti gli apparecchi acustici?  

 

L’apparecchio acustico è un ausilio protesico per l’udito che ha il compito di amplificare in modo selettivo suoni e parole. In termini generici, gli apparecchi per l’udito sono piccoli dispositivi elettronici che vengono applicati dietro o dentro l’orecchio e permettono alle persone che soffrono di un deficit uditivo di sentire meglio. 

 

A prescindere dalla diversa tipologia, ogni protesi acustica è composta fondamentalmente da tre elementi: un microfono, un amplificatore e un altoparlante. 

Una prima distinzione che diversifica gli apparecchi per l’udito riguarda il modo in cui avviene la trasmissione dei suoni: per via aerea attraverso il condotto uditivo esterno o per via ossea, cioè quando i suoni vengono percepiti attraverso vibrazioni meccaniche dall’orecchio interno.

 

In base al posizionamento (interno o esterno) dell’apparecchio si distinguono due grandi famiglie di protesi acustiche

 

  • gli apparecchi retroauricolari
  • gli apparecchi endoauricolari

 

Vediamoli nel dettaglio. 

 

Gli apparecchi acustici retroauricolari 

 

Le protesi retroauricolari, come indica il nome stesso, sono strutturati in modo tale da essere applicati dietro il padiglione auricolare. Hanno un corpo a forma di guscio facilmente indossabile. Dal punto di vista medico sono più efficaci nel compensare forme complesse di ipoacusia. Sono disponibili in una vasta gamma di modelli, con caratteristiche diverse sia per quanto riguarda l’amplificazione che la regolazione. Le varianti principali di apparecchi acustici retroauricolari sono tre: 

 

  • BTE (Behind The Ear, dietro l’orecchio) sono apparecchi formati da un guscio che contiene tutte le componenti elettroniche e viene ancorato esternamente dietro l’orecchio. Il suono viene trasmesso nel condotto uditivo tramite un sottile tubicino di silicone.      
  • Open Fitting(o Open Ear, orecchio aperto) sono apparecchi molto simili ai BTE  ma di dimensioni più contenute e solitamente vengono consigliati ai pazienti con perdite uditive più lievi, perché consentono la correzione di ipoacusie che interessano solo le medie e le alte frequenze. Questi apparecchi si avvalgono di auricolari aperti che lasciano entrare il suono nel condotto senza occluderlo. 
  • RIC (Reciver In Canal, ricevitore nel canale) questa tipologia, a differenza delle prime due, include nel guscio esterno il microfono e l’amplificatore, mentre posiziona l’altoparlante vicino al timpano, occludendo in tal modo l’ingresso del canale uditivo. Questo tipo di apparecchio è adatto per perdite dell’udito da lievi a moderatamente gravi. 

 

Gli apparecchi acustici endoauricolari

 

Le protesi endoauricolari sono il frutto dello sviluppo tecnologico che ha portato alla realizzazione di componenti (microfoni, ricevitori, circuiti di amplificazione e batterie) sempre più miniaturizzati. Si tratta infatti di apparecchi molto più piccoli di quelli retroauricolari, che vengono collocati a vari livelli del condotto uditivo esterno. 

Alcuni di essi vengono realizzati su misura, ricavando il guscio della protesi attraverso il calco della conca-condotto; si ottiene così un involucro al cui interno viene assemblato il circuito di amplificazione, trasduzione e alimentazione. La ridotta dimensione di questi apparecchi li rende quasi del tutto invisibili una volta posizionati. 

 

Esistono tre sottotipi di apparecchi acustici endoauricolari in base al posizionamento all’interno del canale: 

 

  • CIC (Completely-In-Canal, completamente dentro al canale) sono composti da un piccolo guscio che contiene tutte le componenti e che viene inserito nella prima sezione del canale uditivo esterno. Questa tipologia di apparecchio viene consigliata per trattare difficoltà uditive da lievi a moderate. 
  • ITC (In-The-Canal, dentro in canale), sono apparecchi leggermente più grandi dei CIC e vengono inseriti in modo parziale all’interno del canale. Il guscio viene realizzato su misura con un calco del condotto: questi dispositivi sono indicati per quei pazienti che possiedono dimensioni appropriate del condotto uditivo. 
  • IIC(Invisible-In-Canal, invisibile nel canale) vengono posizionati nella seconda curva del canale uditivo e questo li rende praticamente invisibili. Sono tra gli apparecchi endoauricolari più piccoli, ma proprio per la loro dimensione necessitano di un cambio batteria più frequente rispetto ad apparecchi più grandi.  

 

La protesi acustica più invisibile di tutte

 

Tra gli ultimi ritrovati tecnologici nel campo delle audioprotesi c’è Phonak Lyric, l’unico apparecchio acustico completamente invisibile quando indossato. Viene collocato in profondità nel canale uditivo dall’audioprotesista e permette di svolgere molte attività che con altri apparecchi non sarebbe possibile fare, come dormire e fare la doccia. La sua forma permette di sfruttare al massimo la n

aturale amplificazione del condotto per ricevere i suoni in modo chiaro e naturale. Inoltre, una volta installato non necessita nè di manutenzione nè del cambio batterie, per circa due mesi.

Come abbiamo visto, le tipologie di apparecchi acustici sono tante e la scelta dipende dal tipo e dal livello di deficit uditivo, ma anche dallo stile di vita che ogni persona conduce. E’ importante dunque affidarsi ad un tecnico audioprotesista che può assisterti con competenza nella scelta dell’apparecchio acustico più adatto alle tue esigenze. 

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