Marzo 7, 2022

Protesi endoauricolare: sentire meglio, con discrezione

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La protesi endoauricolare è un apparecchio acustico interno particolarmente discreto ed efficace nel trattamento dell’ipoacusia, ovvero l’abbassamento della capacità uditiva.  Ne esistono diverse tipologie a seconda dei vari deficit uditivi. Ma è grazie alla consulenza dedicata del tecnico audioprotesista che è possibile individuare il modello più adatto alle specifiche esigenze di ascolto e al proprio stile di vita. L’apparecchio endoauricolare, tuttavia, non è applicabile a tutte le perdite uditive. 

 

Caratteristiche e tipologie delle protesi endoauricolari

 

Gli apparecchi acustici endoauricolari vengono inseriti nella parte interna della conca del condotto auricolare e per questo motivo vengono anche chiamati ITE (In the Ear, all’interno dell’orecchio). Si differenziano da quelli di tipo BTE (Behind The Ear, dietro l’orecchio), ovvero i retroauricolari “esterni” che vengono posizionati nella parte posteriore del padiglione auricolare.

 

Gli apparecchi endoauricolari sono formati da componenti comuni alla maggior parte delle protesi uditive (microfono, altoparlante e amplificatore). Componenti che grazie all’avanzamento della tecnologia in campo audioprotesico, si adattano sempre più fedelmente al condotto uditivo del paziente. Esistono tre sottotipi di protesi endoauricolare in base al posizionamento all’interno del canale: 

 

  • ITC (In-The-Canal, dentro in canale), sono apparecchi leggermente più grandi dei CIC e vengono inseriti in modo parziale all’interno del canale. Il guscio viene realizzato su misura con un calco del condotto: questi dispositivi sono indicati per quei pazienti che possiedono dimensioni appropriate del condotto uditivo. 
  • CIC (Completely-In-Canal, completamente dentro al canale) sono composti da un piccolo guscio che contiene tutte le componenti e che viene inserito nella prima sezione del canale uditivo esterno. Questa tipologia di apparecchio viene consigliata per trattare difficoltà uditive da lievi a moderate
  • IIC (Invisible-In-Canal, invisibile nel canale) vengono posizionati nella seconda curva del canale uditivo e questo li rende praticamente invisibili. Sono tra gli apparecchi endoauricolari più piccoli, ma proprio per la loro dimensione necessitano di un cambio batteria più frequente rispetto ad apparecchi più grandi. 

 

Vantaggi dell’apparecchio endoauricolare

 

Il grande vantaggio del dispositivo endoauricolare è quello di essere una protesi acustica praticamente invisibile e altamente personalizzata: la fabbricazione su misura avviene grazie alla rilevazione dell’impronta della conca-condotto, permettendo così all’apparecchio di adattarsi perfettamente alla conformazione fisica dell’orecchio interno del paziente. 

 

La fabbricazione su misura garantirà anche una migliore aderenza. Caratteristica che rende questi dispositivi maggiormente confortevoli per chi segue uno stile di vita molto attivo e che ricerca in essi un impatto estetico estremamente ridotto.  

 

Le protesi di tipo IIC, in particolare, sono tra le più piccole presenti sul mercato ed essendo inserite totalmente nella parte più profonda del canale auricolare, accanto al timpano, lasciano all’esterno solamente un piccolo tubicino che ne permette l’estrazione.

Gli apparecchi di tipo ITC e CIC, invece, sono di dimensioni maggiori, ma grazie alla loro posizione nella prima sezione del condotto uditivo esterno e all’interno di esso, presentano un buon livello di discrezione grazie anche al loro colore neutrale rispetto alla carnagione del paziente.  

 

Gli apparecchi endoauricolari tuttavia, non possono essere applicati in ogni caso. Molto dipende infatti dalla forma e dalla grandezza del condotto uditivo, ma soprattutto dall’entità della perdita uditiva. 

 

L’importanza del tecnico audioprotesista

 

Nella scelta dell’apparecchio acustico, il tecnico audioprotesista rappresenta una figura di riferimento per il paziente: egli si dedica all’ascolto delle sue esigenze nelle fasi preliminari di assistenza; si occupa dell’effettuazione di test audiometrici per stabilire il livello di deficit uditivo e di selezionare il miglior tipo di protesi acustica anche a seconda dello stile di vita che il paziente conduce. Il suo supporto però continua anche dopo, con la regolazione degli apparecchi, la loro manutenzione e la risoluzione di qualsiasi tipo di eventuale malfunzionamento. 

 

Nel caso specifico della protesi endoauricolare, il tecnico effettua il calco della conca-condotto e una volta scelto il dispositivo migliore, si occupa della fase di fitting, ovvero l’adattamento personalizzato tramite la regolazione delle frequenze, rendendolo così adeguato all’orecchio ospitante. 

 

Infine, si occupa dell’educazione del paziente all’utilizzo dell’apparecchio acustico: è necessario che egli impari la corretta applicazione e rimozione, il cambio della batteria quando necessario e la corretta pulizia onde evitare l’eccessiva umidità o accumulo di cerume: tutte abitudini dalle quali dipenderà la maggior o minor durata della protesi endoauricolare ma anche l’efficacia stessa del percorso riabilitativo.

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