Luglio 23, 2021

Apparecchio acustico: abbattiamo i pregiudizi

News

L’apparecchio acustico, nell’immaginario comune, è spesso associato ad un pregiudizio negativo e ad una condizione di disagio o di imbarazzo da parte di chi lo porta. Tanto che lo sviluppo tecnologico in campo audioprotesico, oltre ad affinare il funzionamento, si è concentrato molto nel ridurre le dimensioni dell’apparecchio e nel renderlo il più possibile invisibile. L’esempio più riuscito in tal senso è Phonak Lyric, l’unico apparecchio acustico presente sul mercato completamente invisibile una volta indossato. 

 

L’essere discreto è dunque una delle caratteristiche più richieste quando si sceglie di ricorrere all’apparecchio. Esigenza più che legittima. Tuttavia, c’è ancora molta strada da fare per rompere il muro di resistenza e ritrosia nei confronti dell’apparecchio acustico. 

 

Dati sull’utilizzo dell’apparecchio acustico in Italia 

 

A rendere più oggettivo il quadro sull’utilizzo dell’apparecchio acustico sono le statistiche. Secondo i dati dell’ultima indagine Anovum EuroTrak 2018 relativa all’Italia, gli ipoacusici risultano essere oltre 7 milioni (circa l’11% dell’intera popolazione) e di questi poco meno del 30% al momento utilizza un apparecchio acustico. Tra gli ipoacusici, tuttavia, la percentuale di utilizzatori di un apparecchio cresce considerevolmente nella fascia di popolazione con una perdita uditiva moderata o severa. 

 

Un altro dato significativo riguarda il tempo trascorso tra il momento in cui la perdita si manifesta e il momento dell’adozione dell’apparecchio acustico. In media, secondo lo studio, trascorrono 2-3 anni, nel 16% dei casi passano oltre 4 anni e per una percentuale più bassa passano oltre 10 anni prima di ricorrere all’apparecchio. Inoltre, chi lo utilizza dichiara nell’indagine di essersi pentito di non aver adottato prima questa soluzione. 

 

 

A chi e perché l’apparecchio acustico “non piace”? 

 

Sempre guardando ai dati della ricerca Anovum, risulta che tra gli ipoacusici le persone che hanno minor propensione verso l’utilizzo dell’apparecchio acustico sono quelli che rientrano nella fascia anagrafica che va dai 45 ai 64 anni (20,8%). Individui che, generalmente, hanno una vita sociale e professionale attiva e che stentano a sviluppare una consapevolezza individuale circa il bisogno di un supporto uditivo.

 

Chi non usa gli apparecchi motiva questa scelta sostenendo che sia un dispositivo scomodo da usare, di avere altre priorità, di non avere una perdita uditiva abbastanza seria da motivarne l’uso e di provare disagio ad indossarne uno in situazioni di socialità o al lavoro. 

 

Tra i fattori dunque che influenzano questa scelta vi è una percezione individuale che tende a minimizzare il disturbo anche di fronte a valutazioni oggettive o al parere medico, dubbi sull’efficienza e sulle caratteristiche dell’apparecchio e infine incide anche l’aspetto psicologico di vergogna e imbarazzo nel mostrare il proprio deficit ad altre persone. 

 

La soddisfazione di chi invece lo utilizza

 

Contro tutti questi luoghi comuni e resistenze nei confronti dell’apparecchio acustico, la migliore risposta è quella di chi invece li utilizza. Oltre l’81% degli intervistati si ritiene soddisfatto e il 97% dichiara che l’apparecchio acustico ha migliorato la qualità della propria vita

 

Le situazioni di ascolto in cui si prova maggiore soddisfazione nell’utilizzo di un apparecchio acustico sono: conversazioni in casa con i familiari, conversazioni al telefono e poter guardare la TV con altre persone senza alzare il volume. Tra gli aspetti più apprezzati, inoltre, abbiamo un aumento del senso di sicurezza personale, il miglioramento delle relazioni con i familiari e la possibilità di partecipare in modo più attivo alle attività in gruppo e alla vita sociale.  

 

Indossare un apparecchio acustico comporta quindi non solo un beneficio fisico, ma coinvolge e migliora diversi aspetti della vita di una persona, da quello emotivo a quello relazionale. Su questo argomento leggi anche: I 7 benefici degli apparecchi acustici per anziani.

 

Se sospetti una perdita uditiva, prenota un test in uno dei nostri Centri Acustici in tutto il Trentino. Dopo accurati esami audiometrici i nostri audioprotesisti sapranno consigliarti la soluzione più adeguata alle tue esigenze di ascolto. 

X
-->