Se ti stai chiedendo cosa può causare l’ipoacusia sappi che non è solo una condizione legata all’età o ad eventi traumatici. Sempre più spesso, infatti, a determinare un progressivo peggioramento della capacità uditiva sono abitudini quotidiane sottovalutate ma potenzialmente dannose. In un’epoca in cui il rumore è costante e l’ascolto è onnipresente – nelle cuffiette, negli ambienti di lavoro, nel traffico urbano – è fondamentale acquisire maggiore consapevolezza sul ruolo che comportamenti e stili di vita giocano nella salute uditiva.
In questo articolo analizziamo in chiave preventiva cosa può causare ipoacusia anche in soggetti giovani e apparentemente sani, offrendo spunti concreti per proteggere un senso troppo spesso trascurato.
Se cerchi un approfondimento sulle cause cliniche e fisiologiche dell’ipoacusia, puoi leggere anche il nostro articolo dedicato: Ipoacusia: cause e origini del problema uditivo
1. Uso eccessivo degli auricolari: quando l’ascolto diventa un rischio
Per ascoltare musica, podcast ed effettuare chiamate telefoniche, l’uso degli auricolari fa ormai parte della quotidianità. Il problema, però, non è solo il volume, ma anche la durata dell’ascolto e l’assenza di pause. Studi recenti, infatti, suggeriscono che ascoltare suoni ad alto volume per più di un’ora al giorno può generare danni permanenti alle cellule ciliate dell’orecchio interno. Ed è ovvio che, se si usano gli auricolari, i danni possono insorgere molto più velocemente.
Anche quando si ascolta la musica attraverso le normali casse acustiche, infatti, è sempre bene adottare la regola del 60/60, ovvero volume massimo al 60% per non più di 60 minuti consecutivi.
Ovviamente, quando si parla di ipoacusia causata da suoni non si parla solo di musica, ma anche di esposizione prolungata a rumori ambientali, come quelli presenti in officine, cantieri o ambienti lavorativi che, per loro natura, sono particolarmente rumorosi. In questi casi, è sempre bene indossare tappi antirumore o cuffie over-ear che possono ridurre l’impatto acustico. Ma i suoni, non sono la sola causa di ipoacusia in età giovanile.
2. Fumo e alimentazione squilibrata: l’udito risente delle scelte di vita
Che il rumore e i suoni siano un pericolo per l’udito appare scontato, ma anche l’alimentazione scorretta e il fumo possono causare ipoacusia:
- alimentazione – un regime alimentare squilibrato può favorire l’insorgere dell’ipoacusia perché incide sulla salute dei vasi sanguigni che nutrono l’orecchio interno. Carenze di nutrienti come vitamina B12, acido folico e Omega-3 possono compromettere la microcircolazione, aumentando il rischio di danni alle cellule uditive e accelerando la perdita dell’udito nel tempo.
- fumo – secondi i dati di una ricerca giapponese, fumare riduce l’ossigenazione dei tessuti, compresi quelli dell’orecchio interno, danneggiandoli. Inoltre, le sostanze tossiche presenti nelle sigarette contribuiscono a indebolire le cellule uditive, aumentando nel tempo il rischio di perdita progressiva dell’udito.
Appare quindi evidente che la prevenzione dell’ipoacusia debba iniziare in giovane età, modificando il proprio stile di vita e rifiutando modelli comportamentali scorretti, che possono avere un impatto a lungo termine sulla capacità uditiva e sulla salute in generale.
3. Farmaci ototossici: l’importanza di un uso consapevole
Esistono farmaci che, se assunti in dosi elevate o per lunghi periodi, possono avere effetti tossici sull’orecchio interno. Si tratta dei cosiddetti farmaci ototossici, tra cui alcuni antibiotici, antinfiammatori, chemioterapici e diuretici:
- antibiotici – possono danneggiare le cellule ciliate dell’orecchio interno, causando una perdita uditiva, talvolta irreversibile.
- antinfiammatori – questi farmaci possono generare acufeni e riduzione della capacità uditiva, effetti che nel lungo periodo potrebbero non regredire spontaneamente.
- diuretici – in alcuni casi, questi farmaci possono alterare l’equilibrio dei liquidi nell’orecchio interno, provocando un calo improvviso e temporaneo dell’udito, che però può diventare permanente qualora il farmaco non venga interrotto.
Intendiamoci, non si tratta di farmaci sconsigliati, anzi, in molti casi sono indispensabili, ma devono essere assunti nel giusto dosaggio, per il tempo indicato dal proprio medico.
Prevenire è possibile: iniziamo dalle buone abitudini
L’udito è un bene prezioso e spesso silenziosamente trascurato. Non aspettare di percepire un calo sensibile per iniziare a prendertene cura. Le cattive abitudini quotidiane, se ignorate, possono favorire l’insorgere dell’ipoacusia anche in giovane età, ma la buona notizia è che molte di queste sono reversibili o evitabili.
Piccoli cambiamenti possono fare una grande differenza: abbassa il volume, concediti il silenzio, informa il tuo medico su ogni trattamento che segui, scegli un’alimentazione sana, smetti di fumare.
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