Gennaio 26, 2024

Rimbombo nelle orecchie: cos’è e come affrontarlo

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A tutti è capitato almeno una volta di percepire un fastidioso rimbombo nelle orecchie che amplifica tutti i suoni, arrecando non pochi disagi alla qualità della nostra conversazione. In questi casi, sebbene il disturbo non sia grave, è bene indagarne la causa in modo da intervenire se il problema si dovesse protrarre per un lasso di tempo non breve.

 

 

Autofonia: cos’è il rimbombo nelle orecchie

 

Viene definita come autofonia la situazione uditiva in cui una persona percepisce la propria voce ad un volume molto alto, tanto da creare a volte anche un rimbombo. Oppure, quando riusciamo a sentire altri suoni del nostro corpo al di fuori di quelli abituali, come quelli arteriosi o il respiro. La risonanza esaltata con cui vengono percepiti i suoni interni può creare disagi e, a lungo andare, diventare invalidante per la vita sociale, e non solo, dell’utente.

 

Questo fenomeno potrebbe essere accompagnato o divenire sintomo di acufeni, cioè rumori dell’orecchio pulsanti o intermittenti che possono avere cause oggettive o soggettive e che disturbano l’udito facendo percepire suoni più acuti del normale.

 

 

Le cause del rimbombo nelle orecchie e i possibili rimedi

 

Solitamente una situazione di autofonia si verifica in presenza di malattie dell’orecchio medio – ossia la parte dell’orecchio che va dalla membrana timpanica all’orecchio esterno – che, se non opportunamente trattate, possono causare la sensazione di suono ovattato e il rimbombo nelle orecchie.

 

Tra le patologie che possono causare vediamo:

  • la tuba beante, ossia una disfunzione nel meccanismo di apertura e chiusura della tromba di Eustachio che, rimanendo aperta, rende difficoltoso il drenaggio e la rimozione del catarro che ristagnano all’interno dell’orecchio;
  • l’occlusione del timpano creata da un tappo di cerume non rimosso può portare a percepire la sensazione di avere l’orecchio “pieno” e, di conseguenza, portare ad un rimbombo del suono;
  • l’otite media sierosa è la conseguenza dell’accumulo di muco nell’orecchio medio che causa una sensazione di occlusione auricolare e, quindi, autofonia e rimbombo;
  • la sindrome di Minor è una rara forma di vertigine (appartiene, infatti, alle labirintopatie) causata dall’assenza parziale o totale della copertura del canale semicircolare superiore dell’orecchio medio, che comporta autofonia.

 

La cosa migliore da fare è, come sempre, cercare di prevenire questo tipo di disturbi facendo attenzione a pulire le orecchie quotidianamente. Inoltre, se necessario, ci si può rivolgere ad un otorinolaringoiatra per una pulizia specialistica.

 

Un altro consiglio utile è quello di asciugare molto bene le orecchie dopo la doccia o il bagno, per non lasciare acqua ristagnante all’interno dell’organo uditivo. 

 

Nel caso in cui, invece, ci sia un’infezione virale in corso che causa, quindi, un accumulo di catarro si può chiedere al proprio medico di procedere con una terapia antibiotica che agisca attivamente sul problema.

 

Il rimbombo nelle orecchie e l’autofonia non causano la perdita dell’udito ma incidono sulla qualità del suono che percepiamo e, se non trattate, possono portare anche all’ipoacusia. È bene, quindi, interpellare un esperto qualora sperimentassimo sensazioni di suoni ovattati, in modo da intervenire sulla causa dell’autofonia e risolvere la situazione in tempi brevi. 

 

Se stai avendo disturbi di questo tipo, contattaci per un controllo approfondito e gratuito dell’udito. Puoi prenotare un appuntamento in uno dei nostri centri presenti su tutto il territorio Trentino.

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