Novembre 28, 2024

Patologie orecchio interno: come prevenirle

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Le patologie dell’orecchio interno possono compromettere la qualità della vita, provocando sintomi come vertigini, acufeni e perdita dell’equilibrio. Prevenirle e saperne riconoscere i sintomi, quindi, permette di evitarne l’aggravamento e mantenere più a lungo l’orecchio in salute.

 

Patologie orecchio interno: cause e prevenzione

 

Anche se nella maggior parte dei casi le patologie dell’orecchio interno possono essere trattate con successo, molte di esse sono persino prevenibili.

 

Ad esempio, uno dei principali responsabili delle malattie dell’orecchio interno è il rumore, che impatta in modo estremamente negativo sull’udito e sull’apparato uditivo nel suo complesso. 

 

Alcune infezioni virali, poi, possono colpire l’orecchio interno e causare patologie importanti. Anche una semplice influenza, in quanto malattia infiammatoria, può causare l’otite dell’orecchio interno, che si manifesta con vertigini, acufene, giramento di testa e nausea.

 

Prevenire le patologie dell’orecchio interno, dunque, è importante. Per prima cosa, quando sei esposto a rumore intenso, proteggi sempre le orecchie indossando tappi auricolari ed evita di ascoltare musica a decibel troppo elevati.

 

Quando poi hai l’influenza, trattala adeguatamente prima che possa estendersi nell’orecchio. Inoltre, mantieni una buona igiene auricolare, anche quotidiana, ma evita l’utilizzo di cotton fioc, che possono causare lesioni al timpano. 

 

Sintomi causati dalle malattie dell’orecchio interno

 

Come accade per qualsiasi altra malattia, anche nel caso di patologie dell’orecchio interno, il corpo provvede ad inviarci segnali chiari, che non possono essere ignorati:

 

  • vertigini persistenti: sensazione di giramento di testa o di instabilità, anche quando sei fermo. Questo potrebbe indicare un problema nel sistema vestibolare, che regola l’equilibrio.
  • acufeni: noti anche come tinnito, possono manifestarsi come ronzii o fischi. Sebbene sembrino solo un banale disturbo, possono essere il primo segnale di patologie più serie, come l’otosclerosi.
  • perdita dell’equilibrio: se ti capita di inciampare o avere difficoltà a mantenere la stabilità senza un apparente motivo, il problema potrebbe essere una patologia dell’orecchio interno.
  • riduzione improvvisa o graduale dell’udito: specialmente in un solo orecchio, può essere un segnale importante di danni all’orecchio interno.

 

Se riscontri uno o più di questi sintomi, consulta il tuo medico di fiducia. 

 

Strumenti diagnostici per le patologie dell’orecchio interno

 

Oggi, grazie alle nuove tecnologie, i medici hanno a disposizione una vasta gamma di strumenti per individuare la maggior parte delle patologie dell’orecchio, anche nelle fasi iniziali.

 

Gli esami più comuni per la salute delle orecchie sono l’audiometria, che misura la capacità di sentire suoni di diverse intensità e frequenze, e l’esame vestibolare, che valuta il funzionamento dell’apparato deputato all’equilibrio.

 

Quando invece si sospettano patologie più complesse, come la sindrome di Ménière, potrebbe essere necessaria una risonanza magnetica, sia per escludere altre possibili cause sia per individuare eventuali problemi strutturali dell’orecchio interno.

 

In ogni caso, tieni a mente che fare una diagnosi precoce significa soprattutto ottenere un trattamento tempestivo, e che riconoscere un problema nelle fasi iniziali permette di intervenire rapidamente con terapie farmacologiche o chirurgiche, evitando che la situazione peggiori.

 

Quindi, se noti anche un minimo cambiamento nella tua capacità uditiva, non esitare a prenotare un esame dell’udito gratuito in una delle nostri sedi. Acustica Trentina è presente su tutto il territorio da oltre 45 anni con personale tecnico qualificato pronto ad accoglierti. 

 

ATTENZIONE: le informazioni contenute in questo articolo hanno esclusivamente scopo informativo. 
In nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. 
Tali informazioni non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. 
Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti.
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