Gennaio 21, 2021

Come funziona l’udito? Anatomia dell’orecchio

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Per comprendere le diverse patologie che possono colpire l’orecchio, è importante conoscere come funziona l’udito. Per questo motivo, con tale approfondimento ci proponiamo di offrirvi alcune semplici nozioni di anatomia dell’orecchio, senza la pretesa di una trattazione esaustiva e completa, ma con lo scopo di stimolare una maggiore consapevolezza sulla cura che ognuno di noi dovrebbe avere per preservare più a lungo la salute del proprio udito. 

 

Com’è fatto l’orecchio?  

 

L’orecchio è un organo complesso da cui dipende sia il sistema uditivo che l’equilibrio statico e dinamico del corpo. Dal punto di vista anatomico, l’orecchio si compone di tre parti: 

 

  • Orecchio esterno è la parte più visibile del sistema uditivo e si compone a sua volta del padiglione auricolare (quello che comunemente chiamiamo orecchio) ricoperto prevalentemente di cartilagine; e del condotto uditivo esterno, il canale che collega la conca del padiglione al timpano. Nella pelle che ricopre il condotto sono contenute molte ghiandole sebacee e ceruminose, indispensabili per proteggere – con la produzione di cerume e sebo – l’orecchio da minacce esterne. 
  • Orecchio medio, come indica il nome stesso, è la parte intermedia tra l’orecchio esterno e quello interno, ed è responsabile della trasmissione del suono. Qui sono collocati il timpano, i tre ossicini (martello, incudine e staffa) e la Tromba di Eustachio (o Tuba uditiva) che ha la funzione di regolare la pressione.
  • Orecchio interno è il cuore vero e proprio del sistema uditivo, nonché la parte più interna e profonda. Qui si trovano il vestibolo (l’organo dell’equilibrio), la coclea dalla tipica forma a chiocciola deputata alla percezione dei suoni, e il labirinto osseo, un insieme di cavità comunicanti tra loro, scavate all’interno dell’osso temporale.

 

Una volta compreso a grandi linee com’è fatto il nostro orecchio, capiamo come funziona l’udito, ossia come tutte queste parti interagiscano tra loro permettendoci di udire.

 

Come funziona l’udito? 

 

La nostra capacità di percepire i suoni esterni coinvolge tutte e tre le componenti del sistema uditivo (esterno, medio e interno). Gli impulsi sonori vengono, prima di tutto, raccolti attraverso il padiglione auricolare che li convoglia all’interno del condotto uditivo.

 

Le onde raggiungono così il timpano, colpendo la membrana timpanica che inizia a vibrare. Qui inizia il processo di percezione del suono. Le vibrazioni coinvolgono a catena i tre ossicini dell’orecchio medio. 

 

L’ultimo dei tre ossicini, la staffa, trasmette queste vibrazioni alla coclea che mette in moto l’endolfina, un liquido contenuto al suo interno. Il movimento dell’endolfina attiva le cellule dell’organo del Corti, fatto da migliaia di cellule sensoriali (dette cellule ciliate) in grado di attivare i recettori nervosi. 

 

In questo passaggio le onde sonore, giunte dall’esterno, vengono convertite in impulsi nervosi che viaggiano attraverso il nervo acustico fino al lobo temporale del cervello. Qui l’impulso viene tradotto e interpretato finalmente come suono. 

 

Naturalmente non tutte le onde sonore sono udibili all’orecchio umano, solo quelle comprese tra i 20 Hz e i 20 kHz.

 

Localizzazione delle patologie dell’orecchio

 

Il meccanismo di funzionamento dell’orecchio è davvero affascinante, complesso e al tempo stesso fragile e delicato. Ognuna delle tre parti che abbiamo qui descritto può essere infatti colpita da patologie, malformazioni e malfunzionamenti che, a vario livello, possono compromettere la nostra capacità uditiva, ma anche il senso di equilibrio. 

 

L’orecchio esterno può essere soggetto a malformazioni congenite o acquisite, e soprattutto a infezioni batteriche che danno vita all’otite esterna, caratterizzata da dolore all’orecchio esterno, arrossamenti, irritazioni e dolori durante la masticazione. 

 

I disturbi più comuni che colpiscono l’orecchio medio sono l’otite media, la perforazione del timpano e il colesteatoma. L’otite media è causata soprattutto da infezioni alle prime vie aeree (naso e gola) e può avere anche carattere cronico. La perforazione del timpano è la lacerazione della membrana timpanica che avviene a seguito di diverse cause: infezione, trauma diretto, sbalzo violento di pressione dell’aria, rumore molto forte. Il colesteatoma è una cisti, ossia un accumulo di cellule epiteliali dietro la membrana del timpano, che può causare ipoacusia.

 

Anche l’orecchio interno è soggetto a diversi disturbi, tra i quali la labirintite e la sindrome di Ménière. La labirintite è un’infezione batterica che può causare sordità e perdita dell’equilibrio. La sindrome di Ménière si ritiene essere determinata da un accumulo di endolinfa nel labirinto membranoso che provoca forti e ricorrenti vertigini, ipoacusia e tinnito (rumore nell’orecchio).

 

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