Luglio 10, 2024

Ciste orecchio: cos’è e come intervenire

News Tuo Udito

La ciste nell’orecchio, il cui nome esatto è colesteatoma, è una particolare forma di otite che, sebbene benigna, nel lungo periodo può causare gravi danni al timpano e creare seri problemi alle meningi e al cervello.

 

Per questa ragione, è importante riconoscerla in tempi rapidi e trattarla tempestivamente, prima che possa provocare conseguenze irreversibili. Approfondiamo, dunque, l’argomento, cercando di capire meglio di cosa si tratta, quali sono i sintomi e come intervenire.

 

 

Ciste orecchio: cos’è il colesteatoma

 

Il termine colesteatoma fa subito pensare ad una forma tumorale, ma in realtà indica semplicemente la crescita di una ciste nell’orecchio medio. In pratica, si tratta di un accumulo di materiale, formato da cellule epiteliali squamose, che si deposita nei pressi della membrana timpanica e dei tre ossicini, coinvolti nella trasmissione del suono.

 

La ciste nell’orecchio può essere congenita o acquisita. Il primo caso è piuttosto raro e è causato da un’anomalia nello sviluppo che provoca l’accumulo di cellule epiteliali embrionali, mentre il secondo, molto più diffuso, è solitamente la conseguenza di infezioni ricorrenti o otiti trascurate. In entrambi i casi, però, i sintomi sono assai simili.

 

 

Tutti i sintomi del colesteatoma

 

I sintomi del colesteatoma possono variare, ma ci sono alcuni segni comuni da tenere d’occhio:

 

  • calo dell’udito – uno dei primi segni della ciste nell’orecchio è la graduale perdita dell’udito dovuta al coinvolgimento dell’orecchio medio;
  • secrezioni l’otorrea, ovvero secrezioni maleodoranti che fuoriescono dall’orecchio, è un altro sintomo comune del colesteatoma;
  • dolore – nel lungo periodo, può comparire del dolore o una spiacevole sensazione di pressione nell’area retro-auricolare;
  • vertigini – coinvolgendo la struttura preposta all’equilibrio, la ciste nell’orecchio può causare stordimento e problemi di equilibrio;
  • acufeni in alcuni casi l’individuo che soffre di colesteatoma percepisce fischi, ronzii e sibili che in realtà non sono causati da nessuna sorgente esterna.


 

Ciste orecchio: come diagnosticarla?

 

Per diagnosticare la presenza di una ciste nell’orecchio è necessaria un’attenta valutazione, che inizierà sempre con un’anamnesi dettagliata, in cui viene individuata la presenza dei sintomi, nonché la loro durata e frequenza.

 

Successivamente, il medico procede con un esame fisico dell’orecchio tramite otoscopio, uno strumento che permette di indagare all’interno dell’orecchio e restituire informazioni importanti relative alla presenza della ciste, ma anche di eventuali danni al timpano.

 

In alcuni casi, il medico potrebbe avvalersi anche di ulteriori test diagnostici, tra cui:

  • TC – si tratta della tomografia computerizzata, che permette di individuare la localizzazione precisa della ciste nell’orecchio e la sua estensione;
  • RM – quando la diagnosi del colesteatoma presenta dubbi, si ricorre alla risonanza magnetica per valutare eventuali complicazioni, ma anche per accertarsi che i sintomi non siano riconducibili ad altre patologie;
  • Tampone auricolare – questo esame analizza le secrezioni dell’orecchio per individuare i batteri che causano l’infezione e prescrivere l’antibiotico più efficace per combatterli;
  • Esame audiometrico – indispensabile per valutare un eventuale calo dell’udito, la visita audiometrica è un esame che può essere effettuato presso i centri specializzati e ha il fine di verificare il funzionamento complessivo dell’orecchio.

 

 

Trattamenti per il colesteatoma

 

Il trattamento principe per l’eliminazione della ciste nell’orecchio è la chirurgia, il cui fine è l’asportazione delle cellule epiteliali in eccesso e, se necessario, la ricostruzione del timpano e degli ossicini.

 

Questo intervento chirurgico, che prende il nome di timpanoplastica, può essere effettuato con due diverse tecniche, che richiedono sempre l’anestesia generale. La timpanoplastica aperta prevede la rimozione della ciste nell’orecchio e le eventuali parti dell’osso mastoide affetto dalla patologia. Nella timpanoplastica chiusa, meno invasiva della prima, viene rimossa solo la ciste, senza intervenire sull’osso.

 

Da notare che quando la diagnosi della ciste nell’orecchio viene effettuata precocemente, è possibile ricorrere ad un intervento molto meno invasivo, la timpanostomia, con la quale si fanno uscire le secrezioni mediante un tubicino inserito attraverso il timpano.

 

Quindi, se sperimenti sintomi che ti fanno pensare ad una ciste nell’orecchio, non indugiare oltre e prenota un esame audiometrico gratuito: prima intervieni, più facilmente risolvi.

 

X
-->