Febbraio 11, 2022

Acqua nell’orecchio: quali rischi e come rimuoverla

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Evitare che l’acqua ristagni nell’orecchio è un’attenzione che andrebbe praticata da tutti ogni qual volta si fa un bagno o si nuota. Un eccesso di acqua all’interno del condotto uditivo può causare infatti alcune problematiche, più o meno serie. Tra tutte l’otite esterna o del nuotatore. Vediamo allora quali rimedi e accorgimenti sono utili da adottare per prevenire l’ingresso dell’acqua nelle orecchie e per rimuoverla. 

 

Sintomi dell’otite esterna o del nuotatore

 

L’otite esterna o del nuotatore è un’infezione batterica della pelle del canale uditivo esterno. L’insorgere di questa patologia è causato dal ristagno dell’acqua nelle orecchie, bloccata poi dall’accumulo di cerume. Tale condizione crea l’habitat ideale per la proliferazione dei batteri. 

 

Ciò avviene soprattutto quando il contatto con l’acqua è prolungato (come una nuotata in piscina). Ma anche l’eccessiva pulizia può creare le condizioni per l’otite, come ad esempio frequenti docce con detergenti aggressivi e l’utilizzo energico dei cotton fioc.  

 

L’otite del nuotatore è accompagnata da sintomi molto comuni e riconoscibili quali la sensazione di udito ovattato, mal d’orecchio più o meno intenso, anche durante la masticazione, e prurito. Se a questi sintomi si aggiunge anche la presenza di secrezioni giallastre e il rigonfiamento del condotto uditivo, potrebbe abbassarsi temporaneamente anche la capacità uditiva. In tutti questi casi è sempre opportuno rivolgersi al proprio medico.

 

Per sapere di più sulla sensazione di orecchie ovattate, leggi anche Sensazione di orecchio ovattato: devo preoccuparmi? 

 

Come proteggere le orecchie dall’acqua

 

Prevenire il ristagno dell’acqua nell’orecchio è quindi molto importante, soprattutto per chi pratica attività acquatiche. Ecco alcuni consigli utili da tenere a mente ogni qual volta esponiamo le nostre orecchie al contatto prolungato con l’acqua: 

 

  • indossare sempre i tappi per le orecchie, appositi per il nuoto;
  • se si è avuta già qualche infezione all’orecchio, evitare di nuotare in posti in cui si possono concentrare batteri e germi (come laghi e fiumi);
  • asciugare bene l’esterno delle orecchie dopo ogni bagno e doccia con un asciugamano o un fazzolettino asciutto;
  • non tentare di rimuovere il cerume utilizzando i bastoncini di cotone, perché in realtà si rischia di spingere sia il cerume che l’acqua ancora più in profondità.

 

Acqua nell’orecchio: come rimuoverla 

 

Nel caso in cui, nonostante gli accorgimenti, si sia creato un accumulo e ristagno di acqua all’interno del condotto uditivo, si possono adottare diverse tecniche per farla fuoriuscire. 

 

  1. Inclinare la testa prima da un lato e poi dall’altro, stando in piedi. Provare a tirare delicatamente il lobo per aumentare la dimensione del condotto uditivo e agevolare la fuoriuscita dell’acqua;
  2. sdraiarsi su un fianco e rimanere fermi per qualche minuto; 
  3. se questi metodi non danno alcun risultato, si può provare ad utilizzare un phon per favorire l’evaporazione dell’acqua dal condotto uditivo. È bene non utilizzare aria troppo calda e tenere l’apparecchio a una distanza di almeno 30 cm dall’orecchio;
  4. utilizzare le gocce auricolari a base alcolica. Queste possono favorire l’evaporazione dell’acqua e prevenire, grazie all’alcool, l’insorgere di infezioni batteriche;
  5. in alternativa, molto usate sono anche le gocce auricolari a base di perossido di idrogeno. Valido rimedio anche per liberare le orecchie dal cerume in eccesso.

 

Questi sono solo alcuni metodi da poter praticare in autonomia. Ma se si nota l’insorgere di sintomi legati all’otite è bene rivolgersi al proprio medico o all’otorinolaringoiatra.

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