
Aprile 5, 2025
Condotto uditivo infiammato: cause, sintomi e rimedi
Avere il condotto uditivo infiammato è un disturbo piuttosto comune, che può causare fastidi anche significativi, come dolore all’orecchio esterno, prurito o una spiacevole sensazione di orecchio chiuso. Si tratta di una condizione che può interessare adulti e bambini, ed è spesso legata a un’infiammazione localizzata dell’orecchio, nota anche come otite esterna. Capire quali sono le cause, riconoscere i sintomi e intervenire in modo corretto è il primo passo per trovare sollievo e prevenire complicazioni.
Da cosa può dipendere l’infiammazione del condotto uditivo
L’infiammazione del condotto uditivo riguarda il tratto che collega il padiglione auricolare al timpano. Si distingue dall’otite media, che invece interessa la parte interna dell’orecchio e presenta caratteristiche diverse. L’otite esterna, in particolare, è spesso provocata da infezioni di origine batterica e fungina favorite da un ambiente caldo e umido.
Tra le altre cause, troviamo:
- traumi al condotto uditivo – l’uso improprio di oggetti, come ad esempio i cotton fioc, può danneggiare le pareti del condotto uditivo, creando delle microlesioni, che diventano un punto d’ingresso per i batteri;
- presenza di corpi estranei – sabbia, polvere e detriti possono entrare accidentalmente nel condotto uditivo, irritandolo e causando l’infezione auricolare;
- contatto con acqua contaminata – il condotto uditivo infiammato può anche essere la risultanza dell’esposizione ad acqua contaminata da batteri, che entrano nell’orecchio e scatenano l’otite batterica. Nello stesso modo, l’acqua contaminata dai funghi può dare origine all’otite fungina;
- eccessiva umidità e sudorazione – quando il clima è molto umido e caldo, il condotto uditivo diventa un luogo favorevole alla proliferazione di microrganismi, responsabili dell’infezione dell’orecchio esterno;
- uso prolungato di auricolari o cuffie – soprattutto quando non vengono puliti regolarmente, cuffie e auricolari possono intrappolare batteri, che poi si depositano nel condotto uditivo esterno.
Qualunque sia la causa dell’infiammazione al condotto uditivo, il dolore all’orecchio esterno è il primo sintomo che si accusa. Ma non è il solo.
Otite esterna: sintomi che la caratterizzano
Inizialmente, il mal d’orecchio può essere piuttosto sopportabile, ma quando le condizioni del condotto uditivo infiammato peggiorano, allora il dolore diventa molto forte. L’otite acuta negli adulti, e soprattutto nei bambini, è infatti assai dolorosa e può associarsi a prurito, gonfiore all’orecchio e perdita di udito temporanea. Inoltre, in alcuni casi, possono verificarsi secrezioni di pus, ingrossamento dei linfonodi e aumento della temperatura corporea.
In ogni caso, la raccomandazione è sempre e solo una: rivolgersi al medico il prima possibile. Intervenire per tempo, infatti, è indispensabile sia per avere una diagnosi certa in tempi rapidi sia per ottenere il trattamento più appropriato, che consenta di ridurre al minimo la sintomatologia dolorosa e combattere l’infiammazione dell’orecchio.
Rimedi per il condotto uditivo infiammato
Il trattamento dell’otite esterna dipende dalla causa scatenante e dalla gravità del quadro clinico. Sarà il medico a prescrivere la terapia più efficace, che può includere gocce auricolari antibiotiche o antimicotiche, associate a farmaci antinfiammatori. Nei casi più lievi potrebbe bastare una buona igiene e il riposo dell’orecchio, evitando l’uso di auricolari o l’esposizione all’acqua.
Nonostante la guarigione l’infiammazione del condotto uditivo sia semplice e rapida, la prevenzione rimane la chiave di volta per evitare problemi più gravi. A tal fine, è dunque necessario evitare l’uso intensivo di cotton fioc ed evitare di lavare le orecchie con il sapone, anche perché il cerume ha una funzione protettiva.
Inoltre, è sempre bene asciugare accuratamente le orecchie dopo aver fatto il bagno o la doccia. Se poi si ha una certa predisposizione all’otite esterna, è consigliabile ricorrere ai tappi impermeabili se si pratica il nuoto, progettati per proteggere le orecchie dall’ingresso dell’acqua.
Infine, non vanno dimenticate le visite periodiche dallo specialista, al fine di monitorare la salute dell’orecchio e prevenire infezioni ricorrenti.
Il trattamento dell’otite esterna dipende dalla causa scatenante e dalla gravità del quadro clinico. In genere, è il medico a prescrivere le terapie più efficaci, che possono includere gocce auricolari antibiotiche o antimicotiche, associate a farmaci antinfiammatori. Nei casi più lievi può bastare una buona igiene e il riposo dell’orecchio, evitando l’uso di auricolari o l’esposizione all’acqua.
La prevenzione gioca un ruolo fondamentale, soprattutto per chi soffre di episodi ricorrenti. Mantenere pulito il condotto uditivo, evitare l’uso dei cotton fioc e asciugare sempre bene le orecchie dopo la doccia o il bagno possono aiutare a ridurre il rischio di infiammazione. Anche l’utilizzo di tappi protettivi durante il nuoto può essere utile, soprattutto in ambienti pubblici o particolarmente umidi.
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