
Agosto 20, 2024
L’apparecchio acustico è detraibile nel 2024?
Consultare la normativa fiscale non è mai facile, quindi è normale sentirsi confusi e non capire se nel 2024 l’apparecchio acustico è detraibile o meno. La buona notizia è che lo è e questo fatto è ben documentato dalla Circolare 19/E del 2021 dell’Agenzia delle Entrate, che chiarisce cosa è possibile detrarre, quali sono i requisiti per godere di questa agevolazione e chi può usufruirne.
Per tua comodità, riassumiamo di seguito le informazioni più importanti, in modo che tu possa capire se puoi approfittare delle agevolazioni fiscali per l’acquisto di un apparecchio acustico.
Come funziona la detrazione fiscale per gli apparecchi acustici
Come stabilito dalla normativa in vigore anche nel 2024, l’acquisto dell’apparecchio acustico è detraibile nella misura del 19%. Tale agevolazione viene intesa come un aiuto fornito alle persone che presentano “menomazioni permanenti di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio” e, nel caso dei dispositivi acustici, si propone di raggiungere uno o più dei seguenti obiettivi:
- facilitare la comunicazione;
- rendere possibile l’accesso all’istruzione;
- favorire il controllo dell’ambiente circostante;
- permettere la riabilitazione;
- favorire l’elaborazione scritta del pensiero.
Per poter usufruire della detrazione, è fondamentale inserire il costo come spesa medica nella dichiarazione dei redditi, includendolo nel Modello 730 o nel Modello Redditi Persone Fisiche. A questo proposito, vale la pena sottolineare che oltre all’acquisto dell’apparecchio acustico, è possibile detrarre anche le spese sostenute per le batterie, la manutenzione e le eventuali riparazioni del dispositivo.
L’apparecchio acustico è detraibile? Sì, ma solo a certe condizioni
Certo, l’apparecchio acustico è detraibile, ma come già accennato, per godere dell’agevolazione è indispensabile soddisfare alcuni requisiti.
In primo luogo, è necessario che gli apparecchi acustici siano contrassegnati con la marcatura CE, che ne garantisca la conformità a quanto espressamente imposto dalle 3 direttive europee vigenti in merito.
Inoltre, nella fattura o nello scontrino, è essenziale che compaia il codice fiscale della persona che utilizzerà il dispositivo.
E’ importante sapere che le uniche spese detraibili per l’acquisto di un apparecchio acustico sono quelle che risultano effettivamente a carico del contribuente. Questo significa che se invece queste vengono rimborsate dall’ASL o dall’INAIL, non sarà possibile chiederne la detrazione.
Rimane inteso che qualora il rimborso sia solo parziale, si potrà portare in detrazione la parte di spesa non rimborsata.
Apparecchio acustico detraibile: chi può chiedere la detrazione?
Al di là che a portare in detrazione la spesa per il dispositivo acustico sia la persona che lo userà o un suo famigliare, devi sapere che questa misura fiscale è fruibile da chiunque voglia acquistare un apparecchio per l’udito. Insomma, potrà goderne sia chi ha perso del tutto la capacità uditiva, sia chi è afflitto da una più o meno grave ipoacusia.
Al contrario, il rimborso totale o parziale, che può essere ottenuto tramite l’ASL o l’INAIL, è invece riservato solo a chi sia stata riconosciuto un quadro di sordità. Questa certificazione arriva di solito al termine di un iter burocratico, che comprende anche una visita audiometrica, e consente di vedersi rimborsare in parte la spesa sostenuta, oppure in toto se si tratta di una pratica INAIL.
Se pensi di poter approfittare di questo beneficio o se stai semplicemente pensando di acquistare un apparecchio acustico detraibile, contattaci per un controllo gratuito dell’udito: valuteremo insieme quale possa essere per te la soluzione più conveniente.